PALERMO. “Padre Puglisi ha lasciato un segno indelebile nelle nostre coscienze. Un prete, un uomo scevro da qualsiasi retorica, consapevole del sacrificio a cui andava incontro ma non per questo meno determinato a proseguire nella sua missione”. E’ questa la riflessione di Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, sulla beatificazione del sacerdote assassinato dalla mafia. E aggiunge: “Don Pino Puglisi ha dato ai giovani di Brancaccio la speranza di una vita onesta e a tutti i siciliani la certezza che è possibile sconfiggere la mafia. Ha fatto questo non solo attraverso denunce e testimonianze ma soprattutto insegnando valori positivi e costruendo la speranza di una vita onesta e laboriosa. La sua beatificazione non rappresenta per i siciliani solo un grande evento religioso ma anche un significativo passo avanti sulla strada dell’emancipazione civile di una terra martoriata. Sempre da Don Puglisi - conclude il leader della Uil Sicilia - veniva un richiamo alla concretezza: “Prima conoscere poi capire, infine agire”. Questo sindacato si riconosce nelle sue parole che sono un valore per tutte le coscienze, religiose o laiche, accumulate dalla volontà di creare lavoro onesto per dare una speranza ai nostri giovani e alla nostra Isola”.