Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

lunedì 10 giugno 2013

SICILIA Aspettando “l’emergenza caldo” ASP CATANIA, VIA AL PIANO DI SORVEGLIANZA ATTIVA 2013

CATANIA – Via al piano di sorveglianza attiva 2013, che vede il capoluogo etneo quale sede pilota del progetto di prevenzione. Anche quest’anno l’Asp Catania – diretta dal Commissario Straordinario Gaetano Sirna - ha avviato le procedure per l’allertamento, gli interventi e la raccolta di dati epidemiologici per i possibili effetti sulla popolazione delle ondate anomale di calore, su disposizione del ministero della Salute e dell’assessorato regionale, di concerto con il dipartimento nazionale di Protezione Civile.«Abbiamo già richiesto ai direttori dei distretti sanitari – spiega Giuseppe Spampinato, direttore dell’Ufficio Disaster Manager – il controllo e la revisione delle “anagrafi della fragilità”, elenchi che sono stati creati dall’assessorato regionale (Dipartimento epidemiologia) e che verranno aggiornati incrociandoli con i dati forniti dagli uffici anagrafe e stato civile dei Comuni, uffici di Invalidità civile, protesi e ausilii, dagli uffici dell’Assistenza domiciliare integrata (Adi) e dai medici di famiglia, sensibili e sensibilizzati al problema. I direttori medici di tutti i presidi ospedalieri, inoltre, avranno cura di rendere disponibili, ove necessario, posti letto da utilizzare in emergenza, oltre al necessario potenziamento dei servizi di pronto soccorso ed osservazione breve». 

Nel periodo estivo l’Azienda intensifica la propria attività di informazione e cura, per aiutare i cittadini a difendersi dalle elevate temperature che colpiscono soprattutto i soggetti fragili: anziani, bambini, donne in gravidanza, malati affetti da patologie cardiovascolari e respiratorie, pazienti in degenza post-operatoria, persone obese. 



«Durante i mesi caldi – continua Spampinato – sarà cura del nostro ufficio trasmettere alla popolazione i bollettini di allertamento, trasmessi dal centro di competenza nazionale, qualora le condizioni meteo dovessero superare gli standard stagionali. Il caldo non si può evitare, ma si può imparare a prevenirne le conseguenze e ad adottare quei comportamenti corretti che consentono di ridurre i rischi per la salute. Non dimentichiamo – ha concluso Spampinato - che a causare disagi non è soltanto l’elevata temperatura, ma anche la percezione che ne abbiamo, e che varia in relazione ad una serie di elementi, quali il tasso di umidità, la presenza di correnti d’aria e la copertura nuvolosa; cioè quel complesso di fattori che contribuiscono a far aumentare o diminuire il livello di rischio per la salute». 



I periodo di attivazione del sistema sarà valido fino al 15 settembre, salvo successive indicazioni.