Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

lunedì 9 settembre 2013

CGIL, CISL E UIL SU INCONTRO COL COMUNE SULLE AZIENDE PARTECIPATE. "CABINA UNICA DI REGIA E MOBILITA’ TRA LE IMPRESE: L’IMPOSTAZIONE VA BENE, E’ QUELLA SUGGERITA DA NOI".

Palermo 9 settembre 2013 - Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti oggi dal sindaco Orlando, dai rappresentanti della giunta e dai vertici delle aziende a palazzo Galletti per discutere del piano per le partecipate. "Dopo tanti tentativi e richieste da parte nostra per arrivare una discussione complessiva sulle partecipate, valutiamo positivamente che, purtroppo con qualche ritardo, sia iniziata un confronto sulle società del Comune per un loro riordino complessivo - dichiarano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Palermo Maurizio Calà, Mimmo Milazzo e Antonio Ferro - Questo è il dato positivo. Il dato amaro è che purtroppo siamo arrivati in ritardo, dopo le segnalazioni della Corte dei Conti, che ha messo in evidenza il rischio di un disequilibrio dei conti del Comune e la necessità di un bilancio consolidato, già previsto dalla legge per il prossimo anno".

Cgil Cisl e Uil valutano positivamente l’idea del Comune di istituire una "centrale unica" dei costi per razionalizzare la spesa delle partecipate, evitare sproporzioni tra le aziende e creare un filo unico che leghi funzioni e addetti per evitare la duplicazione dei servizi. "Il Comune finalmente ha chiarito quale sarà il percorso che intende seguire attraverso una cabina di regia unica per le partecipate e una riorganizzazione sulla base della mobilità del personale tra le aziende secondo il decreto approvato dal Consiglio dei ministri - aggiungano Calà, Milazzo e Ferro - Cgil Cisl e Uil, vista la delicatezza della partita che riguarda un problema di costi sulla popolazione, a partire da tariffe che non potranno salire se i servizi sono gestiti male, si augurano che l’impostazione data, che è quella che noi avevamo suggerito, sia quella giusta. I sindacati chiedono che adesso non sia segua più la logica dell’emergenza, come è accaduto in questi anni, ma che si vada a un tavolo dove con incontri fitti con grande rigore il Comune faccia chiarezza e dica la verità sapendo che si tratta di riorganizzare l’esistente secondo i principi del bene collettivo e salvaguardano la città e i lavoratori".