Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

venerdì 27 settembre 2013

SICILIA CRISI DELL’EDILIZIA. I DISOCCUPATI EDILI MANIFESTANO CON UN FLASH MOB E CONSEGNANO I LORO CURRICULUM AL PREFETTO


Palermo 27 settembre 2013 - Consegneranno al prefetto i loro "curriculum vitae" di operai edili disoccupati e faranno un flash mob per ricordare i caduti sul lavoro. È così che il 2 ottobre a Palermo andrà in scena la nuova manifestazione degli operai dei "Comitati per il lavoro edile" della Fillea Cgil. La protesta sarà articolata in due momenti: alle ore 9,30 in piazza Vittorio Emanule Orlando (Palazzo di Giustizia) concentramento e "flash mob" per ricordare gli edili morti nei cantieri o per la mancanza di lavoro, per cui si chiede giustizia. Alle 10,30 corteo partirà un corteo diretto in Prefettura per consegnare al nuovo prefetto di Palermo le richieste e i "curriculum vitae" degli operai disoccupati.

"La crisi del settore delle costruzioni nella nostra provincia - dice Mario Ridulfo, segretario generale della Fillea Cgil di Palermo - ha toccato numeri mai visti. Dei quasi ventimila addetti censiti in cassa edile nel 2008 si è passati ai poco più di dodicimila addetti nel 2012, quasi ottomila unità in meno. Il 2013 è stato senza dubbio l’anno peggiore e la previsione è la chiusura dell’anno edile (30 settembre) con una perdita di altre duemila unità".

Migliaia sono gli operai edili disoccupati in tutta la provincia che non riescono più a trovare una nuova occupazione. Alcuni ormai da anni vivono in una condizione di disagio e a volte di conclamata indigenza. E per questi è necessario, secondo la Fillea, prevedere un sostegno straordinario al reddito. "Chiediamo giustizia e lavoro - continua Ridulfo - e per questo andiamo simbolicamente sotto il Palazzo di Giustizia e poi dal rappresentante del governo nazionale a Palermo. Il paradosso è che ci potrebbero essere le condizioni per alleviare tale disagio".

Sono diverse infatti le opere pubbliche già oggetto di finanziamento, che potrebbero dare occupazione a centinaia di lavoratori edili. Tra i tanti cantieri che tardano ad avviarsi ci sono l’ Anello ferroviario" (chiusura e collegamento Porto – stazione Centrale), il raddoppio ferroviario nella tratta Castelbuono – Cefalù, il collettore fognario, la tratta B del passante ferroviario, il sottopasso di via Perpignano, il raddoppio del Ponte Corleone, l’ammodernamento della SS121 Palermo- Agrigento, la tratta Bolognetta – Lercara. In ritardo la ripresa dei lavori al raddoppio ferroviario Ogliastrillo – Fiumetorto, per altri, come l’ammodernamento del Policlinico Universitario, semplici complicazioni impediscono l’avvio a regime del cantiere.

"Il necessario rilancio dell’edilizia, passa anche attraverso la nostra capacità di incidere sulle decisioni, sulle azioni e sui tempi degli enti preposti - è un passaggio della lettera della Fillea per il prefetto - Siamo fortemente convinti che occorre mettere al centro della agenda politica e di governo il lavoro edile. Occorre a nostro avviso attivare presso la Prefettura un osservatorio permanente che contribuisca a monitorare lo stato di attuazione dei cantieri per le opere pubbliche, anche al fine di prevenire o superare difficoltà".