Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

mercoledì 2 ottobre 2013

CRISI DELL’EDILIZIA. OGGI I DISOCCUPATI EDILI MANIFESTANO CON UN FLASH MOB E CONSEGNANO I LORO CURRICULUM AL PREFETTO. RIDULFO: “GLI ULTIMI DATI DELLA CASSA EDILE CONFERMANO PUNTO DI NON RITORNO. NEL 2013 ALTRI 2 MILA OPERAI IN MENO A PALERMO”

Palermo 2 ottobre 2013 – Oggi gli operai edili disoccupati faranno un flash mob per ricordare i caduti sul lavoro e consegneranno i curricula al Prefetto per protestare contro la mancanza di lavoro e il mancato avvio dei cantieri. La manifestazione degli operai dei “Comitati per il lavoro edile” della Fillea Cgil sarà articolata in due momenti: alle ore 9,30 in piazza Vittorio Emanule Orlando (Palazzo di Giustizia) concentramento e “flash mob” per chiedere giustizia per gli edili morti nei cantieri ma anche per ricordare quelli che si sono tolti la vita per disperazione, in attesa di un lavoro mai più arrivato. Alle 10,30 partirà un corteo diretto in Prefettura per consegnare al prefetto di Palermo le richieste e il “curriculum vitae” di operai disoccupati. 

Intanto dalla Cassa edile di Palermo, a conclusione dell’anno edile (1 ottobre 2012-30 settembre 2013), arrivano gli ultimi numeri negativi per il settore dell’edilizia, che segnalano un vero e proprio declino del comparto: gli operai attivi censiti sono calati mediamente del 20 per cento, raggiungendo il numero di altri 2 mila licenziati. Dai 20 mila operai censiti nel 2008, a inizio crisi, si è passati ai 12 mila addetti nel 2012 e agli 8 mila di adesso. E le imprese attive hanno registrato un calo del 14 per cento: sono 250 le aziende chiuse in questo anno. Inoltre mese su mese, dal 2012 al 2013 si è registrato un calo del salario di 2.754.477 euro, pari al 27, 98 per cento. «Quest’ultimo dato significa che sono diminuiti gli addetti e le ore lavorate. Questi dati indicano che abbiamo raggiunto quasi il punto di non ritorno - dichiara Mario Ridulfo, segretario generale della Fillea Cgil di Palermo - Numeri simili non si erano mai visti. Un anno fa erano rimasti 12 mila addetti. Ora si registrano altre 2 mila unità in meno. Il 2013 è stato senza dubbio l’anno peggiore”. 

Migliaia sono gli operai edili disoccupati in tutta la provincia che non riescono più a trovare una nuova occupazione. Alcuni ormai da anni vivono in una condizione di disagio e a volte di conclamata indigenza. E per questi è necessario, secondo la Fillea, prevedere un sostegno straordinario al reddito. «Chiediamo giustizia e lavoro - continua Ridulfo - e per questo andiamo simbolicamente sotto il Palazzo di Giustizia e poi dal rappresentante del governo nazionale a Palermo. Il paradosso è che ci potrebbero essere le condizioni per alleviare tale disagio».

Sono diverse infatti le opere pubbliche già oggetto di finanziamento, che potrebbero dare occupazione a centinaia di lavoratori edili. Tra i tanti cantieri che tardano ad avviarsi ci sono l’ Anello ferroviario” (chiusura e collegamento Porto – stazione Centrale), il raddoppio ferroviario nella tratta Castelbuono – Cefalù, il collettore fognario, la tratta B del passante ferroviario, il sottopasso di via Perpignano, il raddoppio del Ponte Corleone, l’ammodernamento della SS121 Palermo- Agrigento, la tratta Bolognetta – Lercara. In ritardo la ripresa dei lavori al raddoppio ferroviario Ogliastrillo – Fiumetorto, per altri, come l’ammodernamento del Policlinico Universitario, semplici complicazioni impediscono l’avvio a regime del cantiere.

«Il necessario rilancio dell’edilizia, passa anche attraverso la nostra capacità di incidere sulle decisioni, sulle azioni e sui tempi degli enti preposti - è un passaggio della lettera della Fillea per il prefetto - Siamo fortemente convinti che occorre mettere al centro della agenda politica e di governo il lavoro edile. Occorre a nostro avviso attivare presso la Prefettura un osservatorio permanente che contribuisca a monitorare lo stato di attuazione dei cantieri per le opere pubbliche, anche al fine di prevenire o superare difficoltà».