Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

mercoledì 20 novembre 2013

FORUM ROMA MOVIMENTO CAMBIA L'EURO


FORUM ROMA Il Sindaco Leoluca Orlando e la Consigliera Comunale di Palermo del Movimento139 Federica Aluzzo, hanno partecipato il 15-16 novembre a Roma alla due giorni FORUM DI ECONOMIA, patrocinato dall’Anci, dal Comune di Roma, dalla regione Lazio e dal gruppo Alde e organizzato da un comitato promotore misto e l’Associazione Alza il Pugno che si occupa da anni dei temi economici. L’obiettivo è stato quello di evidenziare il dramma sociale che coinvolge ed affligge la maggiori economie nazionali europee e che sta mettendo in serio pericolo l’unità sociale dei Paesi del’eurozona, con l’intento di cercare e proporre possibili vie d’uscita dalla crisi attuale. Il congresso è stata un’importante occasione di confronto tra sindaci di diverse città (Palermo, Pavia, Parma, Aquila, Fabro, Salerno), economisti, costituzionalisti e diverse associazioni sovraniste ed imprenditoriali. Ormai è chiaro a tutti, ha affermato il Sindaco Orlando che le politiche europee stanno inficiando lo sviluppo economico nazionale per aver accettato tre fattori principali: l’inserimento del pareggio di bilancio in costituzione che è stato un abominio; il concetto che il debito è un male, quando invece è necessario come investimento che può portare profitto a medio-lungo termine; così come il concetto che l’inflazione sia negativa e va bloccata quando invece è la più potente arma della politica per decidere lo sviluppo e promuovere la leva dei consumi; l’aver bloccato la scala mobile agli stipendi dei consumatori è stato un altro errore che ha indebolito la domanda e quindi la crescita economica. Questa Europa che tratta secondo logiche da contabile il dramma dell’Aquila e dei migranti nel mediterraneo, ha tradito, secondo il Sindaco di Palermo, il principio stesso di Europa Unita, pervertito dall’Euro”. Il Sindaco inoltre ha ricordato come il Consiglio Comunale di Palermo sia stato il primo ad approvare all’Unanimità un Ordine del Giorno proposto dalla consigliera Aluzzo sostenuto da tutto il Mov139 che propone un tentativo di dialogo con l’Europa, affinché la BCE finanzi la crescita economica attraverso l’emissione monetaria diretta, senza il passaggio dai mercati di capitali almeno per certi temi come piani di lavoro per assorbire la dilagante disoccupazione e la ricostruzione delle zone colpite da calamità naturali; nell’ODG si richiede inoltre la rinegoziazione dei trattati europei come il Fiscal Compact, per il quale l’Italia dovrà versare 45 miliardi l’anno all’Europa per 20 anni per abbattere il debito pubblico, il Patto di stabilità che impedisce ai comuni, pur avendo risorse in bilancio, di assumere personale necessario per garantire servizi essenziali come la pubblica istruzione, il MES ecc..Se l’Europa non dovesse rispondere alla richiesta si provvederà a mettere in campo azioni autonome ed alternative a difesa dei cittadini. La stessa mozione è stata presentata ed approvata anche dal Consiglio Comunale di Fabro in Umbria e sta per essere presentata in molti altri comuni italiani. Dalla mozione è nata una petizione promossa dal comitato “cambiamo l’euro” che si può firmare sul sito www.cambiamoleuro.it. La presenza al congresso del costituzionalista Bara Caracciolo ed importanti economisti del calibro di Antonio M. Rinaldi, Nino Galloni, V. De Santi, dei giuristi Giuseppe Guarino e Belisario, moderati da Francesca Donato, ha messo in luce come le normative europee ledano alcuni diritti sanciti dalla costituzione italiana, primo tra tutti il diritto al lavoro e come sia possibile una via d’uscita legalmente riconosciuta: basterebbe infatti appellarsi all’art. 124 del trattato di Maastricht divenuto poi 126 nel trattato di Lisbona che afferma che il limite del 3% deficit/PIL imposto dai trattati europei si può superare quando sussistono impedimenti. Appellandosi all’art 139 del trattato di Lisbona secondo il quale in Europa possono convivere stati con deroga e senza deroga, si potrebbe giungere alla proposta estrema dell’Italia di rimanere in Europa con deroga, cioè ritornando alla propria Sovranità monetaria, convinti come si è che L’Euro unico elemento di unione dei paesi europei, ha compromesso il sogno stesso dell’Europa Unita dei Popoli a favore di un’oligarchia che la gestisce, idea condivisa e sostenuta dalla maggior parte delle associazioni e dei movimenti presenti al congresso. 

Federica Aluzzo Consigliera Comunale di Palermo (Mov139)