Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

mercoledì 6 novembre 2013

SLITTA INCONTRO DI DOMANI A ROMA SU FINCANTIERI. LA FIOM: “E’ IL TERZO RINVIO. LA REGIONE NON E’ PRONTA. NON CAPIAMO QUALI SIANO LE POLITICHE INDUSTRIALI DEL GOVERNO CROCETTA, NE’ SU FINCANTIERI NE’ SU ANSALDO BREDA”.

Palermo 6 novembre 2013 – Il tavolo convocato domani a Roma al ministero dello Sviluppo economico su Fincantieri è saltato perché “la Ragione siciliana non può essere presente, ha chiesto ancora tempo”.Lo denuncia la Fiom Cgil di Palermo, che ha ricevuto la comunicazione dal ministero dello slittamento del tavolo. “Siamo già al terzo rinvio. Il primo incontro doveva tenersi il 21 settembre ed è slittato al 21 ottobre, poi dal 21 ottobre siamo passati al 7 novembre e adesso il tavolo stato rimandato ancora una volta, a data da destinarsi – dichiara Francesco Piastra, della Fiom Cgil di Palermo – E’ grave. Tutte le parti avevano assicurato il loro impegno per una soluzione per le infrastrutture del Cantiere navale, con la costruzione in tempi rapidi di un nuovo bacino da 100 mila tonnellate per l’offshore. La Regione, immotivatamente, prende tempo”. A chiedere il rinvio, dice la Fiom, è stato l’assessore alle Attività produttive Linda Vancheri. “Evidentemente la Regione è impreparata, non è pronta a presentare una proposta sulla modalità di compartecipazione finanziaria con Fincantieri per la costruzione del nuovo bacino che risolleverebbe le sorti del cantiere – aggiunge Piastra – La Fiom nei prossimi giorni organizzerà, e lo proporrà alle altre sigle sindacali, un’assemblea per decidere le opportune iniziative di lotta”.

L’assessorato regionale alle Attività produttive è sotto accusa anche per la vertenza Ansaldo Breda. “Abbiamo svolto un incontro la settimana scorsa. E l’assessore Vancheri si era impegnata a prendere una posizione ufficiale su Ansaldo Breda, sia nei confronti dell’azienda che del governo nazionale. Noi avevamo anche proposto la condivisione di un documento. E’ passata una settimana e sul piano di dismissione dello stabilimento di Carini non c’è ancora una posizione ufficiale né della Vancheri né di Crocetta. E’ un segnale negativo. Non capiamo quali siano o le politiche industriali di questo governo. Tutte le regioni si sono espresse contro le dismissioni. E la Sicilia tergiversa. Anche in questo caso non ci sono riposte certe”.