Il tavolo tecnico, a volte trasformatosi in politico, ha fatto emergere la necessità condivisa da tutte le parti, di addivenire a soluzioni concertate per affrontare a viso aperto il momento di crisi attuale.
Così il Segretario Generale dell’Ugl Sicilia ha commentato il tavolo tecnico istituito dalla Regione Sicilia, aggiungendo “è palese la necessità da parte del Governo regionale di accelerare le variazioni in finanziaria regionale, dopo gli ostacoli posti dal Commissario dello Stato, ma è altrettanto evidente che se un sacrificio si richiede alla comunità, lo stesso non può prescindere da un vasto processo di sviluppo, garantendo lavoratori e retribuzioni.
Nella fase immediatamente successiva l'approvazione dell'ARS, il tavolo tecnico affronterà tematiche specifiche settoriali, al fine di poter perfezionare la legge finanziaria attraverso delle leggine collaterali, le richieste dell’Ugl Sicilia sono state - spiega Monaco - sostanzialmente mantenere inalterata l'Iperf, e fare il modo che anche i lavoratori in ammortizzatori sociali e i pensionati, la versino in Sicilia e non allo Stato, combattere l'evasione fiscale e lotta al lavoro nero, attivare immediatamente opere cantierabili, ad esempio nella messa in sicurezza delle strutture pubbliche e investire nell'edilizia scolastica, reinvestire sulla cultura, ad esempio ricapitalizzando i capitoli di bilancio regionale dei teatri e incentivandone la fruizione anche nei periodi di pausa estiva, attivando convenzioni con compagnie di crociere e tour-operator, registrando una consequenziale fonte economica di autogestione, rimpinguare il capitolo degli ammortizzatori sociali in deroga, vietandone l'uso di amministrazioni pubbliche, che in maniera impropria sostituiscono gli affidamenti dei servizi alla cittadinanza con forme di lavoro innovative, che vedono lesi i servizi ai cittadini e le retribuzioni dei dipendenti in questione,
attivare forme di agevolazioni, non solo per le ZFU, Piano Giovani, per incentivare nuova forza lavoro, ma anche per coloro i quali il posto di lavoro lo hanno perso attraverso il miglioramento delle norme già in vigore, razionalizzare risorse umane ed economiche delle partecipate, anche degli enti locali, attraverso una migliore redistribuzione dei servizi e del personale, anche in considerazione delle neo costituzione delle città metropolitane e dei liberi consorzi,
garantire l'occupazione territoriale, evitando delocalizzazioni all'estero, ad esempio la vertenza Almaviva, attraverso un percorso condiviso che agevoli Azienda e lavoratori anche con il coinvolgimento dei Ministeri interessati.
“Tutto ciò - conclude il sindacalista - e quant'altro dovesse emergere nel prossimo futuro, saranno oggetto dei tavoli tecnici tematici, dove il nostro sindacato parteciperà con estrema determinazione”.