“E’ positivo che il sito produttivo di Carini rimanga aperto e questo era per noi estremamente importante. Ed è anche positivo che comunque a tutti i lavoratori siano state fornite garanzie di tutela e di ricollocazione, col mantenimento degli stessi profili professionali”. Sessantacinque lavoratori rimarranno ad operare sul sito e passeranno a Rfi per la manutenzione dei treni diagnostici di Rete Ferroviaria Italiana. Altri 40 andranno a lavorare a Palermo per Trenitalia, sempre nello stesso campo della manutenzione treni. Il resto, saranno salvaguardati tra prepensionamenti e assorbimento in altre sedi del gruppo. “Vuol dire che Carini rimane, sia pur con un numero ridotto di persone e con un’altra mission produttiva. Ma col tempo il lavoro aumenterà: l’intento dell’azienda è di rilanciare e di investire per ampliare questo pezzo di mercato”.