martedì 1 marzo 2016
Tirocini: Cgil, il governo regionale dica con quali risorse intende chiudere la fase 1, visto che mancano 50 milioni, e aprire la fase 2 importante per incentivare le stabilizzazioni
Palermo, 1 marzo. “La fase 2 di Garanzia giovani in Sicilia rischia di non partire, dal momento che attualmente mancano anche le risorse per chiudere la fase 1”. Lo sostiene la Cgil Sicilia che, in una nota di Monica Genovese, della segreteria regionale, e Andrea Gattuso, responsabile del dipartimento politiche giovanili, rileva che “sono stati attivati 46 mila tirocini per un costo stimato di 150 milioni di euro e sono stati stanziati solo 100 milioni. Si è in pratica andati in overbooking rispetto alle risorse disponibili- sottolineano Genovese e
Gattuso- e sarà ora necessario reperire le risorse per pagare tutte le indennità ai tirocinanti. Ma anche- aggiungono- quelle per attivare le nuove misure della fase 2 pensate per incrementare le assunzioni , come il doppio bonus per le imprese che assumono i giovani dopo gli stage e gli altri incentivi, ”. E’ questa infatti la nota dolente del programma Garanzia Giovani: “ Da un lato- dicono i due esponenti della Cgil- il programma ha riscosso un grande successo nei termini di numero di iscritti, dall’altro però sul fronte dell’incremento dell’occupazione, dopo due anni dalla partenza, si registrano risultati deludenti”. La Cgil chiede dunque al governo di chiarire “come e dove intende reperire le risorse per chiudere la fase 1, con opportune rimodulazioni dell’esistente o attraverso altri canali, ma anche per attivare la seconda fase. “Senza un forte sostegno alla stabilizzazione- affermano Genovese e Gattuso- i tirocini rischiano solo di essere un regalo alle aziende, che possono così disporre di manodopera gratuita drogando di fatto il già debole mercato del lavoro siciliano”. Sulla misura sul sostegno all’autoimprenditorialità, “per la quale le risorse ci sono ma si attende l’inizio dei corsi di formazione obbligatori”, la Cgil sollecita un’accelerazione.