Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

venerdì 14 giugno 2013

11a Giornata dell’Economia a Lampedusa

Sabato 15 giugno 2013, con inizio alle ore 10,00, la Camera di Commercio di Agrigento celebra a Lampedusa l'undicesima Giornata dell’Economia, iniziativa promossa da Unioncamere per fornire, attraverso l’osservatorio privilegiato degli enti camerali, un quadro aggiornato sull’economia locale.
Quest'anno, accogliendo la disponibilità del sindaco ad ospitare un appuntamento istituzionale di grande impatto politico e comunicativo, si è ritenuto di illustrare il Report 2013 nel cuore del Mediterraneo presso la sala conferenze dell'Aerostazione.

Il programma dei lavori prevede gli interventi del Prof. Paolo Di Betta, dell'Università di Palermo, curatore del Report, del dott. Massimo Raso, segretario generale della CGIL di Agrigento, del prof. Giovanni Ruggieri, presidente dell'Osservatorio Turistico delle Isole Europee, del sindaco di Lampedusa, Giusy Nicolini, del presidente dell'Azienda Speciale Pro.Gest Rosario Marchese Ragona e del presidente della CCIAA di Agrigento, Vittorio Messina.



La Giornata dell'Economia è l’appuntamento annuale nel corso del quale ogni Camera di Commercio incontra i rappresentanti istituzionali, l’imprenditoria locale e le parti sociali per presentare un Rapporto sull’economia provinciale relativo all’anno precedente. Anche quest’anno il Rapporto presenta un quadro della situazione economica con molte ombre e poche luci.



L’andamento demografico delle imprese in provincia è l’indicatore immediato della effervescenza dell’attività imprenditoriale. Nel 2012 il saldo fra iscrizioni e cancellazioni (tutti i settori, eccetto agricoltura, silvicoltura e pesca) si è assottigliato e fatica a rimanere stabile (+167). Se si considerano tutti i settori (incluse pure le imprese agricole, della silvicoltura e della pesca) il saldo è ancora negativo (–478).



Contributo importante di arricchimento viene dalle imprese straniere. Nel 2012 le imprese “straniere” registrate sono 2929 e le persone nate all’estero con cariche in impresa sono risultate 4837, di cui 2368 comunitari (+27,1%) e 2469 extracomunitari (+20,4%).



Incoraggiante è l’impatto della presenza delle donne nelle cariche di rilievo. Nel 2012 le imprese “femminili” sono state il 26,2% del totale imprese. Al 31 dicembre 2012 l’imprenditorialità femminile in Agrigento è riscontrata in 11149 imprese registrate. Per quanto riguarda le cariche ricoperte, la presenza femminile consta a fine 2012 di 21050, in aumento rispetto a fine 2011, quando fu di 20972 unità.



Incoraggiante è pure la presenza dell’imprenditoria giovanile (età inferiore a 35 anni). Al 31.12.2012 c’erano 12155 giovani (nel 2011 furono 12492) che ricoprivano cariche in impresa.



Il valore aggiunto pro-capite è risalito a 13,7 mila nel 2012 dai 13 mila nel 2011, e ciò è un risultato comunque positivo, anche se Agrigento rimane all’ultimo posto nella regione. Il valore aggiunto è previsto in risalita per il 2015, con una posizione nel quadro nazionale sostanzialmente immutata, che significa che il dato provinciale è circa il 60% del valore nazionale.



Esistono 5 priorità di intervento: occupazione, reddito e consumi, investimenti e credito, competitività, giovani.



Per quanto riguarda l’occupazione, i dati purtroppo si commentano da soli.

Con riferimento a reddito e consumi, visto che il reddito familiare scarseggia e i giovani non trovano lavoro stabile, continua la prassi di ricorrere al risparmio e al patrimonio per sostenere i consumi dei familiari.



Per quanto riguarda gli investimenti e il credito, permane la situazione di difficoltà delle imprese, come evidenziato dal rapporto fra sofferenze e impieghi. È in aumento il numero degli affidati, che è un buon segno della volontà delle banche di supportare lo sforzo imprenditoriale. Gli impieghi bancari in Provincia sono il 5,86% del dato regionale, una percentuale molto bassa se confrontata anche con Ragusa, Siracusa e Trapani.



Per quanto riguarda la competitività, la mancanza delle infrastrutture è un peso insormontabile per lo sviluppo. La valorizzazioneeconomia del patrimonio culturale, il sistema produttivo culturale, il turismo, l’economia green possono rappresentare il futuro dell’economia anche nella nostra area. I contratti di rete rappresentano una possibilità per le imprese per fare sistema.



Infine, l’importante tema delle prospettive dei giovani. Purtroppo per loro le prospettive di occupazione sono forse perfino peggiorate: è più difficile trovare lavoro “stabile” e rimangono limitati gli spazi per i laureati e la transizione scuola-lavoro è sempre difficile. I settori di cui si è detto sopra rappresentano gli sbocchi più interessanti: i servizi culturali, ricreativi e per il benessere, il turismo, i lavori verdi, cui vanno aggiunte le organizzazioni non profit e il terzo settore.



Dal Rapporto emerge la necessità di una politica economica orientata alla crescita e allo sviluppo.


"La presentazione del Report a Lampedusa - sottolinea il presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina - assume una particolare importanza alla luce dell’esigenza di definire strategie sempre più mirate alla promozione turistica per la crescita della realtà locale, da sviluppare nell'incontro con le forze economiche e sociali. La sala conferenza dell'unico aeroporto della provincia di Agrigento diventa, allora, luogo simbolo e metafora dell' impegno a fare decollare un progetto di rilancio a partire da un sito che viene indicato come uno dei luoghi più suggestivi del pianeta".

"Si tratta di un evento straordinario - aggiunge il presidente Messina - da leggere come un preciso segnale di attenzione verso un'area di confine del Paese la cui gestione strategica rappresenta una leva fondamentale per garantire quella competitività di sistema, cui la Sicilia e la provincia di Agrigento intendono puntare".