Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

lunedì 10 giugno 2013

SICILIA ANGELO FIGUCCIA: “RIDICOLO SPECULARE SUL MARTIRE DELLA LOTTA ALLA MAFIA BEATO PINO PUGLISI”

“E’ ridicolo cercare di speculare su un martire della lotta alla mafia come il beato Pino Puglisi”. Lo afferma Angelo Figuccia, capogruppo del Partito dei Siciliani-MPA a Sala delle Lapidi, che prosegue: “Il presidente della Quarta Commissione consiliare Giusi Scafidi ha proposto di creare un percorso turistico nel quartiere di Brancaccio nel ricordo di Padre Pino Puglisi, recentemente salito agli onori degli altari dopo la cerimonia di beatificazione al Foro Italico, con varie tappe tra cui la chiesa di San Gaetano, le case popolari di via Azolino Hazon, il centro “Padre Nostro” e magari in piazzale Anita Garibaldi, il luogo dove è stato assassinato. In pratica, si vuol far diventare Brancaccio una sorta di San Giovanni Rotondo in piccolo, magari trasformando le strade in suk con bancarelle e venditori ambulanti di qualunque mercanzia”.

NESSUN VINCOLO AGLI “APE CALESSINO”

Domani mattina, a Palazzo delle Aquile, è in programma una riunione con i componenti delle sette commissioni consiliari e i vertici della burocrazia comunale: all’ordine del giorno, c’è il regolamento per gli “ape calessino”, che prevede la concessione di 15 licenze e la stesura dei percorsi turistici che possono essere effettuati.

“Ribadiamo ancora una volta – prosegue Figuccia – che il numero delle licenze previsto dal regolamento è assolutamente irrisorio per il fabbisogno di una grande città come Palermo. Siamo convinti che il loro numero debba essere di gran lunga allargato, per permettere la creazione di nuovi posti di lavoro e vera concorrenza per abbattere il prezzo delle corse. E non è aderente al dettato della Costituzione imporre dei percorsi già fissati e non permettere libertà di movimento ai proprietari di questi mezzi di trasporto, che rappresentano il nostro biglietto da visita: se un turista chiede di uscire dal percorso fissato, quale deve essere la risposta? “Il regolamento non lo consente”, con il concreto rischio di cadere nel ridicolo di fronte al mondo”.