Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

venerdì 21 giugno 2013

SICILIA Scandalo alla Regione: il Prof. Vincenzo Lipari, presidente del Comitato Nazionale Sport Legalità, esorta i siciliani onesti a costituirsi parte civile contro tutti i politici coinvolti

PALERMO – In seguito al terremoto giudiziario, che proprio nei giorni scorsi ha travolto diversi politici siciliani, la cui retata ha pure sconvolto gli equilibri della Regione Siciliana, il Prof. Vincenzo Lipari, presidente del Comitato Nazionale Sport Legalità, ha voluto lanciare un appello: «Dopo lo scandalo dei politici siciliani di queste ultime ore, per quanto la parola "scandalo" non sia appropriata e per quanto il termine "siciliani" non dovrebbe mai essere usato nei confronti di coloro che usurpano la dignità dei cittadini onesti e la memoria di personaggi come il Giudice Paolo Borsellino, il quale si chiedeva se a fine mese meritasse lo stipendio, urge, in quanto mi ritengo offeso nell'intelligenza e nelle "tasche", che il nostro Comitato intervenga pubblicamente contro questa "gentaglia" che per anni ha sperperato denaro dei contribuenti per appagare i propri piaceri. Voglio sollecitare l'opinione pubblica a costituirsi parte civile nel momento in cui inizieranno i processi contro questi “criminali”. In un momento in cui tanti padri di famiglia e tanti giovani si ritrovano senza lavoro e sempre più pensionati sono costretti a cercare qualcosa da mangiare nei cassonetti della spazzatura, “lor signori” si permettevano, tra l’altro, per una sola notte passata con una escort di pagare anche 12.900 euro. Ebbene, l’indignazione sale alle stelle! La sola metà di tutto quel denaro pubblico sperperato, avrebbe potuto garantire nuovi posti di lavoro, nuovi corsi di formazione per i giovani siciliani, più serenità e fiducia nelle istituzioni e anche più vicinanza a chi, come il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, merita. Al contrario, questa "Brava Gente", che sin qui ci ha "governato", ha leso gran parte della popolazione siciliana perseverando con gusto in un illegale modus vivendi. Il popolo siciliano e le istituzioni e la memoria di simboli della legalità come Pio La Torre, il Giudice Costa, Pier Santi Mattarella, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Padre Pino Pugliesi, solo per citarne alcuni, oltre a tutti gli angeli delle scorte, non meritavano tutto questo. Adesso esorto con ardore a reclamare contro queste indecenze e sollecito chiunque lo voglia fare ad unirsi al nostro Comitato per chiedere giustizia agli organi competenti della magistratura ed aver restituito fino all’ultimo "centesimo" da tutti coloro i quali hanno sfruttato il proprio potere per arricchirsi illegalmente. Senza legalità, oltretutto, non vi potrà mai essere libertà e prosperità in questa nostra amata Terra».