Domenica 7 luglio all’Arsenale delle apparizioni di Casteldaccia è in programma il secondo appuntamento con “Casa Teatro”.
Alle 21.00, infatti, sarà aperto l’ingresso al pubblico, per lo spettacolo, che avrà inizio alle 21.30, Scuola: Corso di sopravvivenza, scritto e diretto da Enrica Volponi, con la collaborazione di Federico Arnone per la ricerca musicale.
Alle 21.00, infatti, sarà aperto l’ingresso al pubblico, per lo spettacolo, che avrà inizio alle 21.30, Scuola: Corso di sopravvivenza, scritto e diretto da Enrica Volponi, con la collaborazione di Federico Arnone per la ricerca musicale.
Ad essere protagoniste, stavolta, le ragazze del laboratorio Giocateatrando 2012/2013 (11-14 anni), che si sono impegnate a rappresentare un testo incentrato sul “terribile mondo scolastico”. Uno spettacolo a metà tra il cabaret e l’improvvisazione, durante il quale alcune studentesse si interrogano su come sopravvivere a questo difficile percorso che ognuno di noi intraprende nel corso della vita.
Consultando vario materiale da backstage scolastico (blog giovanili, racconti personali, frasi e citazioni trovate sul web, libri di testimonianze di allievi e insegnanti), la Volponi ha creato un testo che spiega, attraverso aneddoti e curiosità, quali siano le regole da seguire se si vuole portare a casa una pagella decente o per trovare il modo giusto di confessare ai genitori che si è stati bocciati. Un mix di battute ironiche, citazioni di tipici atteggiamenti e comportamenti di insegnanti e allievi, raccontati da 8 studentesse che dopo gli esami di terza media, si affacceranno al mondo degli adulti, delle scelte, della consapevolezza e della crescita.
“Uno spettacolo per tutti - spiega Enrica Volponi-, che fa riflettere sul vero concetto di cultura, su quale è davvero il compito della scuola e sul ruolo di questa istituzione nella vita degli studenti.”
“Il mio concetto di scuola, di insegnamento, di cultura -conclude la regista- va aldilà dei bei voti e delle pagelle. Con il termine cultura io intendo quel bagaglio che ognuno di noi deve portarsi nella vita per riuscire a superare gli ostacoli e ad ampliare sempre di più le conoscenze e migliorare i propri comportamenti. Questo è il messaggio che mi sono prefissata di comunicare e spero, -conclude la regista- che le mie allieve e gli spettatori lo colgano”.