Dr. Riccardo Picone Giornalista componente della Stampa Parlamentare Siciliana

mercoledì 17 luglio 2013

SICILIA Presidente di Confesercenti Sicilia

"I provvedimenti urgenti assunti dal presidente della Regione Siciliana, nei confronti di alcuni precari del cosiddetto bacino degli ex PIP, protagonisti nelle scorse settimane di proteste di piazza anche violente, costituiscono un forte messaggio di moralizzazione della vita pubblica nella nostra Isola. I sussidi pagati a precari che non lavorano e che risultano detenuti in carcere è un fatto inaccettabile che procura ingenti danni materiali all'Amministrazione regionale, mette in discussione il modo in cui vengono utilizzate le risorse e nuoce gravemente all'immagine istituzionale. Per chi crede nel rispetto della legalità, delle regole comportamentali da osservare nei pubblici uffici e nella responsabilità di chi è preposto a controllare i comportamenti virtuosi della pubblica amministrazione è scontato che queste persone vengano cancellate dagli elenchi e che si agisca per recuperare le somme percepite indebitamente e quindi sottratte ad usi consoni ad offrire servizi ai cittadini. Con questo non si vuole criminalizzare una categoria di lavoratori riconoscendo che, ovviamente, ci sono negli elenchi degli ex PIP tante persone che svolgono le mansioni affidate con correttezza, impegno e puntualità".