Palermo, 10 ottobre- I fenomeni migratori in atto impongono a tutti “nuove responsabilità e uno sforzo straordinario di solidarietà”. E tutte le iniziative possibili per evitare che accadano ancora altre tragedie del mare. Lo sostiene la Cgil Sicilia che ha tenuto oggi una riunione straordinaria del direttivo per affrontare l’argomento. Per chiedere alle istituzioni a tutti i livelli “ politiche diverse dell’immigrazione, soluzioni giuste e adeguate rispetto a un fenomeno in crescita”. A cominciare dal governo siciliano che, ha detto Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil nell’isola, può fare di più, varando una legge regionale sull’immigrazione che dia risposte in termini di accoglienza e sostegno ai migranti , finanziandola, in via eccezionale, attraverso una rimodulazione dei fondi europei”. La Cgil - che, come ha sottolineato Pagliaro, chiede
l’abolizione della legge Bossi- Fini, la chiusura dei Cie e dei centri informali a gestione prefettizia e la loro trasformazione assieme ai Cara in centri di vera assistenza socio/sanitaria, di orientamento, inclusione e coesione sociale- contesta il fatto che “con il pretesto dell’emergenza- ha detto Pagliaro- nei Cara e nei Cie gli appalti o non ci sono stati o sono stati affidati nel segno del risparmio, con la conseguenza dei servizi inadeguati e inefficienti che conosciamo”. E’ peraltro un tema che il sindacato sta sollevando in vari incontri con i prefetti dell’Isola, avanzando anche la richiesta di aprire propri uffici giuridico- legali dentro i Cara. Quanto all’Europa la Cgil auspica che “gli impegni presi a Lampedusa da Barroso e la nuova consapevolezza che sembra emergere- ha rilevato Pagliaro- si traducano in fatti concreti”. A cominciare “dal rendere
operativa la direttiva sulla protezione immediata e temporanea dei rifugiati e dalla modifica del regolamento Dublino 2, introducendo la richiesta valida per tutto il territorio Ue delle domande di asilo, abolendo l’odiosa pratica del riconoscimento coatto e della limitazione del diritto di spostamenti”. La Cgil chiede inoltre, ha sottolineato il segretario, “interventi per la costruzione di un quadro organico di accoglienza e integrazione a favore dei richiedenti asilo e dei rifugiati”, corridoi umanitari nel Mediterraneo a protezione dei migranti e la “ripresa del cammino tracciato dal trattato di Barcellona per definire una zona di cooperazione e interazione euro- mediterranea” . “Le ultime misure del governo- ha rilevato Pagliaro- sono positive. Ci auguriamo ora che l’Aula confermi l’emendamento approvato nella commissione giustizia del Senato
sull’abolizione del reato di clandestinità e che si vada alla cancellazione di tutta la legge Bossi Fini ”. Pagliaro ha a tal proposito firmato l’appello del giornale La Repubblica. “E’ una legge- ha sostenuto- che ha riempito all’inverosimile i centri, vere e proprie strutture di detenzione dove le condizioni di vita sono al di là di ogni immaginazione”. E sul piano più prettamente sindacale “è una norma –ha osservato il segretario della Cgil siciliana- che mette i lavoratori immigrati delle campagne e dei cantieri edili in una condizione di ricattabilità e soggezione quasi di schiavitù, come abbiamo più volte denunciato, vanificando anche tutte le battaglie del sindacato contro il caporalato”. Soprattutto “è una legge che promuove il razzismo, l’intolleranza, la paura e l’odio che deve essere sostituita – ha detto il sindacalista- da una normativa
di segno completamente opposto improntata alla solidarietà, all’accoglienza, al rispetto dei diritti dell’uomo”. Dalla Cgil un ringraziamento a medici e sanitari che si sono spesi e si spendono in ogni circostanza per salvare vite e alle forze di polizia costrette a lavorare in condizioni di grandi difficoltà.